Parla, mia paura
Più volte ho pensato alla necessità di inserire qui un approfondimento a proposito di ansia e depressione, trovandomi poi a rinunciare per evitare di cadere in banalizzazioni o ricorrere a sterili definizioni da manuale.
Poi mi sono inbattuta in Parla, mia paura.
Ed ecco quel contributo che cercavo; Simona Vinci riesce a scriverne in modo coraggioso e onesto:
i temi dell'ansia, della paura e della depressione sono troppo ampi e ognuno li sperimenta in modi differenti, anche se al fondo probabilmente c'è qualcosa che lega tutti coloro che ne soffrono nel corso della vita.
Il suo lungo racconto offre davvero tante occasioni di rispecchiarsi, una giovane donna è pervasa dalla paura ma non rinuncia a vivere, e conclude: spesso siamo noi a costruire le sbarre della nostra prigione, immaginandole. Raccontare la forma di quella gabbia e i tormenti che ci procura, descriverla a qualcuno con le parole migliori e più accurate che riusciamo a trovare, ma anche soltanto con quelle che ci vengono o che arrivano per prime, può essere un modo per cominciare a smontarla.
Se vuoi approfondire leggi anche la mia recensione su State of mind.