Accompagnare i figli dallo psicologo...un passo verso il benessere di tutti

La scelta di rivolgersi ad uno psicologo per le difficoltà dei propri figli può essere complicata

Spesso come genitori si può temere il giudizio, mentre si vive una situazione di difficoltà che produce di per sé senso di inadeguatezza e sconfitta rispetto al proprio ruolo di genitore: "mio figlio ha qualcosa che non va, in cosa ho sbagliato?".

L'idea di dover attingere a risorse esterne al proprio nucleo famigliare, di chiamare in causa lo psicologo può suscitare la paura di vedersi sostituiti nel proria funzione educativa e di orientamento e supporto ai propri figli.

 

"Tutte queste cose paradossalmente, agli occhi del professionista sono decodificate in maniera inversa: ha più risorse, dimostra un grado di benessere maggiore, la famiglia che sopporta l'oggettiva intrusione e l'indubitabile messa in discussione che implica una psicoterapia per un figlio, che la famiglia che vi si oppone"

C. Jesurm

 

In pratica l'idea che i genitori, che a loro volta possono essere portatori di fatiche e difficoltà del tutto legittime, siano responsabili dei guai dei figli è una prospettiva passata. E' invece fondamentale la partecipazione dei genitori al lavoro terapeutico come occasione per svincolarsi dalla colpevolizzazione e isolamento, e soprattutto per favorire il raggiungimento di un maggior benessere per tutti.

 

Spunti e riflessioni tratte da Jesurum, C. (2017), Portare i figli in terapia in Dentro e fuori la stanza. Cosa accade in psicoterapia. Minimum fax.


Condividi: